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      È ormai rancida politica quella di sollevare scissure per tener sempre tesa l’immaginazione nei proseliti impegnarli in lotte onde eccitare le passioni seminare rancori per dividere ed imperare.
      Per i paladini del dogma tutte le armi sono buone anche quelle dell’odio. Mentre con parole melliflue ispirate da evangelica luce si predica amore e con occhi semichiusi e mani in fede oppure a braccia aperte rivolte al cielo e pupille pietose si evoca le spirito santo per la pace degli uomini con rapidità incomprensibile quell’estasi si trasforma e l’uomo pio scaglia allora anatemi contro chi è fuori delle sue idee e spinge l’uno contro l’altro e papisti e razionalisti e spiritisti e protestanti stessi son fatti bersaglio delle più basse accuse e delle più volgari diatribe.
      Non è che rispondendo si voglia dichiarare o accettare battaglia né tener responsabile il gregge di ciò che possa dire il Pastore. Con volontà dipendenti e sommessamente curvate con fanatici di libri che non hanno letto o compreso con interessati che succhiano alle mammelle della fede materiale alimento sarebbe assurda ogni discussione.
      Essi si contentano di sentirsi chiamar pecore e finiscono col credere di esserlo davvero. Si contentano di sentire declamare con pomposo stile e con scorrevole parola cose imparate a memoria di credersi eletti del Signore e ritengono che le aspirazioni umane si limitano fra il libro degl’inni e la Bibbia.
      Abituati ad udire che tutto è là il di fuori non li commuove anzi ostile è tuttociò che non è sanzionato e riconosciuto buono dal solerte pastore.


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Lo Spiritismo
di Gino Fanciullacci
Cellini Firenze
1884 pagine 37

   





Pastore Bibbia