Pagina (4/37)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma se fra le timide congreghe alcuno dotato di un animo più libero di una cultura più vasta scuote il pregiudizio e ad alta fronte reclama il suo diritto di essere libero e vuole spingere oltre i limiti della fede il desiderio della non sodisfatta ragione e vuol sapere e non solo credere allora si colpisca l’apostata da una parte e dall’altra si strilla; vengono ad attaccare la nostra fede dissolvono i nostri fratelli mettono in pericolo le anime. La paura di perdere l’acquistato fa divenire stizzosi si vuol trovare una scusa per attaccare non attaccati di far del rumore d’impaurire quelli che seguirebbero l’esempio di frenare i più caldi e si formula allora la frase noi ci difendiamo. Sotto quest’usbergo gli oratori battono le mani sul piano delle cattedre si agitano chiamano in soccorso le risorse della mimica e fanno effetto.
      È da questo primo punto espresso nel principio di certe conferenze alle quali dovendo rispondere prenderemo le mosse.
      Gli spiritisti respingono apertamente la bassa insinuazione (per non dire calunnia) diretta contro di loro di attaccare la Bibbia e di sviare i fratelli dalla via di salute. Quelli evangelici che fanno parte e che domandano di far parte di una Società che ha lo scopo di studiare certi fenomeni strani e meravigliosi di moto proprio si fecero presentare e ne rivolsero relativa domanda. A loro non fu imposto di abbandonare le pratiche religiose che professano nè interrogata la loro coscienza; fu lasciata intatta la libertà del pensiero come a tanti altri che venivano da culti differenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo Spiritismo
di Gino Fanciullacci
Cellini Firenze
1884 pagine 37

   





Bibbia Società