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      Nessuno si occupò se l’uno andava piuttosto al sermone che alla messa se leggeva il vangelo o si tranquillizzasse con ripetuti rosari. Se ad alcuno vennero imposte formule riti abiure si faccia avanti e ci smentisca; come pure venga avanti e ci provi che noi siamo ansiosi di far proseliti e di andare a raccattarli in ogni luogo pur di far numero; cosa che non c’importa perchè poco corrivi fummo ad accettare tutti coloro che si presentarono; pure tuttavia non bastò perchè ben ci accorgemmo quando qualche emissario infiltratosi col collo torto e con modi gentili spiava.
      L’egregio conferenziere può dunque risparmiarsi la fatica di dover respingere come lui dice gli assalti degli spiritisti essi non traggono dalle loro rivelazioni argomenti per attaccare la Santa Fede di questi ne ha già forniti abbastanza la critica che da più di un secolo va battendo in breccia con buon resultato le sacre scritture.
      Benchè poco interessi agli spiritisti il sentire le tre cose che dice la Bibbia per rovesciare senza remissione le loro convinzioni pure sta nell’interesse della risposta il farle notare.
      La Bibbia secondo l’egregio Pastore viene in aiuto e prova tutto. Libro rivelato divino per conseguenza infallibile. Là dentro la volontà di Dio è espressa chiaramente; uomini lo videro faccia a faccia parlò nell’Eden tenne dialoghi coi patriarchi lottò corpo a corpo con Giacobbe si fe’ udire fra i lampi sulle cime del Sinai e nel fumo che usciva dal coperchio dell’arca. Dunque ogni dubbio è una colpa ogni confutazione un errore.


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Lo Spiritismo
di Gino Fanciullacci
Cellini Firenze
1884 pagine 37

   





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