Pagina (14/63)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questa invenzione, suggerita ad Archimede dalle sue profonde cognizioni geometriche e recata a perfezione dalla felicissima attitudine che egli possedeva per le cose meccaniche, fu, se noi dobbiamo prestar fede a Diodoro, usata dagli Egiziani per alzare le acque e farle pervenire là dove, per la soverchia elevazione del terreno, non arrivavano naturalmente le inondazioni del Nilo; altri invece pretende che ne usassero per prosciugare i terreni i quali, a motivo della bassezza del loro livello, non potevano liberarsi dalle acque dopo cessata l'alluvione, sicchè queste impaludavano ed imputridivano con grave danno per la salute degli abitanti. Così all'uno come all'altro fine sarà stata adoperata dagli Egiziani la vite inventata per loro da Archimede, il quale, come troviamo, se ne servì anche per prosciugare la sentina d'una gran nave ch'egli costruì per ordine del re Gerone, e della quale son piene le istorie sul fondamento della descrizione che, secondo Ateneo, ne ha lasciato Moschione.
      Si è già notato per incidenza quanto grande fosse ai tempi ai quali ci riferiamo la fertilità della Sicilia, e ne fornisce una prova le generosità con la quale il re Gerone disponeva della decima parte dei raccolti che per legge personalmente gli spettava. Al popolo romano, nella occasione di un suo viaggio alla città eterna, portò in dono duecentomila moggia di frumento, altro ne inviò più tardi quando in Roma scarseggiava al tempo della guerra coi Galli, nè mancò di venire in soccorso di Rodi devastata da un terremoto; e pare sia stata appunto destinata al trasporto di grano e di vettovaglie in Egitto la smisurata nave ideata da Archimede e costruita sotto la sua direzione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Archimede
di Antonio Favaro
Formiggini Editore Roma
1923 pagine 63

   





Archimede Diodoro Egiziani Nilo Egiziani Archimede Gerone Ateneo Moschione Sicilia Gerone Roma Galli Rodi Egitto Archimede