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      La teoria di Kant incomincia da un'apparenza equivoca, e finisce a rendere l'apparenza impossibile.
      Con un ultimo sforzo, Kant tenta di fermare la sensazione sfuggevole, da lui creata al di fuori dei generi, e vuoi fissarla col mezzo degli schemi. Gli schemi sono idee dimezzate, fantasmi intellettuali che riuniscono più sensazioni, e dando loro unità, ne traggono gli individui e le classi. Per Kant l'uomo è uno schema; tutti i generi sono schemi creati da una facoltà intermediaria tra la ragione e l'imaginazione, o da una imaginazione intellettuale che disegna gli schemi secondo i diversi modi della quantità. L'ipotesi degli schemi è dessa un espediente per difendere una teoria vinta o la confessione di una vera sconfitta? Quanto si dice contro l'idea di Kant, si deve ripetere contro lo schema. Là dove trovasi sola la differenza, nessuna facoltà può creare l'unità; se la natura non facesse i generi, non potremmo mai imaginarli: il genere esiste, il genere signoreggia il pensiero, vi depone l'idea; tale è l'apparenza; l'idea è data; perchè volete crearla? perchè impossibile il suo originarsi? perchè non si transisce dal genere all'idea senza contraddizione? Sia pure: l'origine dell'idea sarà contraddittoria come tutto quanto appare; ma la facoltà degli schemi è forse possibile? può essa creare l'unità nella diversità senza contraddirsi? può essa creare le idee o i generi senza trarli dal nulla? Lo schematismo è contraddittorio quanto la trasmissione delle idee all'intelletto per mezzo dei generi; colla differenza che nello schematismo il fatto contraddittorio è inventato, fantastico, superfluo, collegato con altri errori nati dall'inutile pretensione di sopprimere una contraddizione eterna.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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