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      L'assurdo del simbolo non viene ammesso se non per meglio combattere la contraddizione; poichè indicata e accettata d'un tratto una contraddizione, evitansi meglio le innumerevoli incoerenze della natura. Il mistero religioso riducesi ad un fatto come l'alterazione, ad una storia, ad un prodigio; esso è la trinità divina, la passione del Cristo, il miracolo dell'eucaristia; fa solamente l'ufficio di un fatto storico; e una volta stabilito, tocca alla logica a difenderlo, a distinguerlo dagli altri fatti, a dedurre le conseguenze che contiene. Dunque, a malgrado de' misteri, ogni religione è un sistema; sarà erronea senza cessare d'essere logica; travolgerà nelle sue favole la vera rivelazione, senza che il suo errore sorga dalla vuota possibilità di tutto ammettere; falserà materialmente i fatti, senza mai negare la rivelazione naturale nel principio.
     
     
     
      Capitolo XVI
     
      LA SOCIETÀ PASSA DA UN SISTEMA A TUTTII SISTEMI POSSIBILI
     
      Essendo la società l'uomo che pensa, un sistema vivente, dobbiamo applicarle le leggi giusta le quali i sistemi si succedono nell'individuo. Dunque la società è in balia della rivelazione; parte dalle credenze primitive per giungere a un sistema; coordina i suoi dogmi all'eternità senza sospettare che il mondo possa alterarsi; ogni popolo credesi il popolo eletto, il signore supremo dell'universo; e in questa guisa detta a sé le sue credenze. Mentre la riflessione cerca l'ordine nelle idee, l'eternità in ogni idea, il mondo si muta, si áltera, varia, smente la eternità de' dogmi proclamati; la saggezza delle nazioni vien meno a sé stessa; e col mostrarsi l'errore, costringe la società a correggere di continuo l'opera sua.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Cristo