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      Nell'orgia il sesso sopravvive ancora, l'inversione lascia in presenza l'uomo e la donna. Ma un grado più basso l'uomo e la donna si respingono, la libidine interverte il sesso, cerca in sè l'antitesi, desidera avidamente quanto muove a nausea, quanto fa inorridire; lotta contro la natura e cade in un mero delirio contro l'istinto. Quindi le passioni contro natura, contro il quarto carattere dell'amore, contro la correlazione sempre attraente dei due sessi. Intere nazioni furono travolte in quest'inversione.
      Tolto il sesso, rimane ancora all'amore un ultimo carattere, quello di amare. L'ultimo estremo dell'inversione sostituisce alle tenerezze, alle carezze, all'adorazione, la persecuzione, la fierezza, la crudeltà: qui l'amore chiede sangue, non dà più la vita, uccide: questo delirio ebbe il suo poeta, che Napoleone giustamente imprigionava nello spedale dei pazzi.
      Tutte le passioni possono svilupparsi a ritroso come l'amore: non havvi forse la passione del furto? quella dell'omicidio? la passione del combattimento, della lotta? la legge non è forse armata contro le inversioni sempre imminenti? Da un tempo all'altro esse scoppiano negli spedali e fanno maraviglia; nelle prigioni trovansi confuse col delitto; ne abbiamo visto una recente a Parigi, ebbra nelle fosse de' cimiteri; tutte le inversioni travestite e mascherate serpeggiano nella società. Esse hanno i loro covili dove sfuggono all'attenzione: ma si osservino ove siano protette dalla legge, e si troveranno mostruose come l'amore intervertito.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Napoleone Parigi