Pagina (500/693)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'obbligo stesso della fedeltà si sottrae alla metafisica, che lo lascia cadere nelle antinomie del senso, o in quelle del sentimento, o in quelle dell'interesse, o in quelle della ragione. Nel senso, l'amore vuol essere libero, non vuol subire l'impotenza o il tedio di un coniuge aborrito. Nel sentimento si verifica lo stesso fenomeno; quanto più la metafisica esagera l'ideale dell'amore per imporlo al matrimonio, tanto più lotta contro la fedeltà nell'istante in cui l'amore respinge la coppia riunita dalla legge. L'interesse consiglia egualmente la fedeltà e l'infedeltà; se vuole il marito assicurato contro l'intrusione di un figlio nel seno della famiglia, può consigliare allo Spartano di offrire la moglie ad un illustre straniero: uso generale in vastissime regioni. Anche la ragione esita tra la fedeltà e l'infedeltà: e come non dubiterebbe? Vuota, astratta per sè, non può se non dare una forma astratta ai diversi motivi del senso, del sentimento, dell'interesse, e metafisicando sulla loro forma astratta, li lascia ricadere nelle precedenti antinomie. Se si avesse a ragionare sul contratto ammesso, stipulato, la soluzione sarebbe facile; ma non si dimentichi che qui si tratta di dar leggi al contratto, di limitarne la libertà, d'interdire ai contraenti di pattuire le condizioni che più loro aggradano. La contraddizione poi si fa maggiore quando consideriamo l'autorità del padre sui figli: e qui nessuna equazione vale a dedurla nè dall'atto della generazione, nè dal fatto dell'amore: alcuna misura astratta non può determinarla, sì che restiamo dubbi tra lo Spartano, che può esporre, uccidere il neonato, tra il prisco Romano, che può condannare il figlio alla morte, e l'Europeo, che non può sottrarlo alla religione dominante dello Stato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Spartano Spartano Romano Europeo Stato