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      » È vero che la proprietà sola non basta all'uomo? è vero che l'usufrutto dei campi, delle case, dei capitali, manchi d'attrattiva? Direte che aggiunto all'usufrutto il diritto di sprecare la stessa proprietà, nessuno vorrebbe metter mano all'opera per acquistarlo? Ma la proprietà dell'operaio è meno che vitalizia, non trascende il giorno stesso del lavoro; la proprietà dei nove decimi della popolazione si riduce all'uso ed al consumo; è ben lontana dalla rendita. Eppure l'operaio e i nove decimi della popolazione si struggono di stento e di lavoro, troppo felici di guadagnare il vitto. A chi dunque non basta la proprietà? Alle grandi famiglie, all'arricchito che vuole emularle; nel regno dell'ozio la proprietà senza l'eredità sarebbe una calamità, perchè condannerebbe tutti i ricchi al lavoro. No; la proprietà non si completa coll'eredità, si spreca; l'eredità non aggiunge stimoli al lavoro, ne toglie; sopprime il lavoro del ricco, sopprime quello dell'operaio, che manca di capitale, per far valere l'industria. In una parola, l'eredità è il feudo moderno, e tutte le ragioni che vogliono abolito il feudo sopprimono l'eredità. - Una terza categoria considera l'eredità qual sacro diritto dei figli. «Essi nascono», si dice, «nella famiglia, vivono in una comunità; i beni loro appartengono prima della morte del padre, vi hanno un diritto positivo: sopprimendo l'eredità si ledono i diritti dei figli.» Ottima teoria attinta alle fonti del più ortodosso feudalismo. Dato il feudo, il figlio è l'erede necessario, il consocio del padre: e tolto il feudo?


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693