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      La risurrezione si compirà nella vita, il premio non sarà nella morte: la riconciliazione del sacrifizio sarà un fatto di continuo offerto e inutile; che la solidarietà universale degli interessi provoca la fratellanza, e ne elide il sacrifizio.
      La fede cristiana è stata il simbolo della nostra fede nell'umanità; essa ci deve sostenere nell'azione, essa ci inspira, essa non aspetta mercede, nè dimanda se il bene sia possibile. La Bibbia è il simbolo della nostra Bibbia, della storia ideale dell'umanità, che trovasi in potenza dovunque havvi una famiglia, che svolgesi identica dovunque scorre il moto dell'umanità, e che conduce all'apocalisse dell'associazione universale.
      La chiesa rappresentava Cristo, ne perpetuava la vita, la predicazione, la propaganda; amministrava i sacramenti e dispensava la grazia. Noi siamo la nuova chiesa, la rivoluzione è il nuovo Cristo, la nuova umanità: dovunque appare, la sua propaganda si attua colle opere, che si sostituiscono alla figura de' sacramenti.
      Il nostro battesimo è il battesimo del fuoco; nessuno s'inganna sul giorno e sull'ora in cui lo riceve. La nostra confermazione si attua nell'istante in cui il battesimo è messo alla prova, e in cui dobbiamo richiamarci la fede promessa.
      La nostra confessione si fa dinanzi al sommo pontefice della nostra coscienza, all'esempio di Rousseau e di Franklin.
      L'eucaristia è per noi l'agape, il banchetto; là si comunica materialmente e spiritualmente, là ogni uomo dimentica la sua persona, e vive della vita di tutti e per presentarsi al banchetto convien essere battezzati, confessati, preparati; senza di ciò non si celebra che un'orgia dell'antica società.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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