Pagina (592/693)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Miseri pretesti! La metafisica aspira al dominio del mondo, tale è la sua pretensione; se non vince la religione, è vinta: perchè dunque la vediamo eternamente sconfitta? Perchè il popolo non l'intende? Spetta ad essa di giungere fino al popolo, il quale reca in atto le teorie dei fisici più sagaci, dei matematici più astrusi. Accordasi che la metafisica deve essere coltivata dai metafisici, come la chimica dai chimici; si lascia ad ogni dotto il monopolio inevitabile della sua specialità: ma si obbedisce, si accettano le invenzioni, si applicano le più difficili scoperte. Perchè non si applica la metafisica? Essa non è nè più difficile, nè più complicata della religione, reclama minore studio, ma non è positiva come la religione, ed essa deve rimanere nel vuoto. Questo le dissero a buon diritto in due lingue diverse i teologi ed i fisici. I Padri l'accusarono per tempo d'esser varia, inconsistente, contraddittoria ne' suoi sistemi; dicevansi unanimi essi per la fede, infallibili, mentre le scuole filosofiche predicavano or l'acqua, or l'aria, ora il fuoco, or l'idea, or l'essenza, senza tregua nè posa, alle loro mutazioni. Che poteva rispondere la metafisica, condannata ad un continuo errare da' suoi capi, sempre solitari, senza tradizioni, confinati nelle antinomie, le quali spingevanli a cercare un vero ch'era impossibile a scoprirsi? i Padri, i dottori, i teologi muovono a nausea quando vogliono trarre dalle variabilità delle opinioni filosofiche la necessità di accettare la loro favola; sono strani, quando si pretendono infallibili per ciò stesso che altri erra, quando si vantano esenti da ogni contesa, da ogni incertezza, essi condannati a contese eterne, e rappresentanti di seguaci che si maledicono, si combattono e si abbruciano a vicenda: il punto incontestabile si è, che la favola religiosa riunisce un popolo, il suo variare fa variare i popoli, il suo lottare fa spargere il sangue, le sue modificazioni modificano la civiltà; in una parola, rimane incontestabile, che la religione è sociale, la metafisica solitaria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Padri Padri