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      Proclo provoca il vento, la pioggia, libera l'Attica da un calore eccessivo, arresta un terremoto: altri filosofi operano prodigi, tutti affascinano i discepoli collo slancio dell'estasi, col delirio dell'entusiasmo. Ecco la teoria; e puņ tradursi in queste parole: Il regno della ragione, annunziato da Socrate, sarą onnipotente, subordinato all'estasi.
      Qual sarą adunque l'azione della scuola alessandrina? Le religioni, risponde la scuola d'Alessandria, furono fondate dai savi, che l'estasi rendeva onnipotenti sulla terra: i miti nascondono e raccontano ad un tempo i prodigi dell'antica saggezza deturpata nel delirio esterno della favola. La missione de' filosofi sarą di rettificare la tradizione dei savi, di scoprire il senso perduto de' miti, di fondere tutte le religioni in una sola religione, che sarą il regno della ragione subordinato all'estasi. I neopitagorici volevano resuscitare la tradizione sacra di Pitagora, la saggezza antica e i suoi prodigi cosmici. Filone pensava a ristaurare la saggezza di Mosč, che in sua sentenza la filosofia greca aveva or interpretata, or travisata. Porfirio č il critico di tutti i miti; Giuliano riabilita gli idoli; ed č cosģ che gli ultimi filosofi abbracciano l'umanitą. Perciņ Filone prometteva un avvenire cui gli uomini santi si riunirebbero condotti da un fenomeno divino, sensibile ai buoni, insensibile agli altri; Plotino, dirigendosi a Porfirio, gli dice: tu ti sei mostrato poeta, filosofo e sacerdote, tu sarai la luce dell'umanitą; Proclo si chiama sommo pontefice dell'universo, tutti si riuniscono per togliere la distinzione delle razze e de' culti, e per chiamare i barbari come i Greci alla partecipazione del bene supremo.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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