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      Il popolo avignonese ha voluto essere il primo.» La Francia si collega contro l'Europa. «Lo scopo dei re,» dice Brissot, «è d'impedire che si propali questa dichiarazione che minaccia tutti i troni. Ma noi possiamo lottare,» soggiunge egli, «perchè la libertà non fallisce contro l'oro e con essa torremo ai re gli eserciti e i popoli.»
      La guerra della rivoluzione ha il suo programma, e lo riceve dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo contro la cristianità. In qual modo hannosi a governare i generali della repubblica ne' paesi conquistati? «Lo scopo della guerra,» dice Chambon, «è la distruzione di tutti i privilegi; guerra ai palagi, pace ai tuguri. Tutto ciò che è privilegiato, tutto ciò che sente di tirannia, dev'essere trattato da nemico. La Francia si dichiara potere rivoluzionario nei paesi conquistati; quindi la Convenzione decreta: l.° che nei paesi conquistati le decime, i diritti feudali sono aboliti; 2.° la sovranità del popolo è proclamata con la convocazione delle assemblee primarie, da cui sono esclusi i preti e i nobili; 3.° per la prima volta gli agenti del cessato potere rimangono pure esclusi dall'assemblea nazionale e da ogni officio politico; 4.° tutte le pubbliche ricchezze sono poste sotto la salvaguardia della repubblica francese; 5.° i commissari della repubblica cessano dà ogni officio nell'atto stesso in cui il governo è definitivamente constituito.»
      Così la Francia, trasfigurata dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, è condannata ad essere la nazione liberatrice.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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