Pagina (34/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ma nel campo delle idee, noi dobbiamo tener conto del proposito suo di dare una storia civile diplomatica, giuridica, e qui non si sbaglia, non si fuorvia, qui egli è il maestro di quegli stessi cattolici che rivendicano ora il dominio temporale di Roma. E dacchè vedo tante minute censure dal Sanfelice in poi, non dubiterò di chiudere tal discussione affermando che, ad onta delle sue mende, la Storia civile sovrasta d'un cielo d'idee al tanto celebrato Discorso sulla Storia universale di Bossuet. Almeno non crede alle leggende, non segue una erudizione sconfinata, non esalta con burbanza sacerdotale delle gesta eroicamente impossibili, e non proscrive con orgoglio regio quanto trascende i pregiudizii passati. E se voi dovete leggere Bossuet per ammirarne lo stile impareggiabile; se dovete impararlo a memoria per togliervi alle tante volgarità della prosa italiana, l'oratore di Versailles, l'apologista della revocazione dell'editto di Nantes, il nemico della riforma protestante, l'avversario della rivoluzione inglese, in una parola il vescovo di Meaux nulla ha di comune con noi.
      Nè so intendere come la scuola eclettica di Francia abbia voluto dargli il vanto di primo fondatore della filosofia della storia. Dopo di aver tanto predicato Descartes, che separata la scienza dalla religione, non era permesso di cercare tra gli uomini della Chiesa un progresso che li avversa.
      Senza dubbio ogni passato sistema contiene in germe i presenti: ma per risalire agli antecedenti della nostra scienza conveniva almeno cercarli sulla linea retta dell'umano sapere, nelle scuole dei filosofi sempre distinti da teologi, e Platone avrebbe mostrato una serie di decadenze, dalla repubblica ideale fino all'ultima anarchia; Aristotile uno sforzo per indagare il transito dalla barbarie alla civiltà; Pomponaccio una rotazione di sfere, di religioni e di governi per spiegare il moto delle nazioni; Campanella una successione di religioni crescenti per giungere alta repubblica universale; altri scrittori alla volta loro avrebbero mostrato degli spazii, delle teorie abbozzate per indicare il posto vuoto di una scienza desiderata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





Roma Sanfelice Storia Discorso Storia Bossuet Bossuet Versailles Nantes Meaux Francia Descartes Chiesa Platone Aristotile Pomponaccio Campanella