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      Nessun rumore nella via, ma nel labirinto dei dicasteri le opinioni si traducono in cifre, le rivoluzioni in forze, e si cerca un'algebra umana che scopra l'equilibrio universale.
      Di grazia, lasciate le preoccupazioni del giorno, non trasportate il presente nel passato, non equivocate tra l'attual monarchia dell'Austria e l'impero Germanico, la cui prima legge era di esser repubblica, di avere un capo elettivo, e di obbligarlo a spogliarsi d'ogni suo dominio nell'atto in cui cingeva la corona imperiale, per cui egli era il più debole tra i duchi, l'uomo delle città libere, il protettore universale e sempre legale e federale contro l'invasione della Chiesa romana. Ricordatevi pur sempre, che la filosofia della storia non è di una nazione, non è arme politica, e abbraccia le regioni più opposte; e se non è forse concesso all'uomo di sostenere nel tempo stesso le parti del cittadino e del filosofo; se il filosofo è amico della sapienza, e non mai nè sapiente nè divino, pure bisogna che lo sia nel passato, dove trova un regno di spettri, che Dio stesso non può annientare.
      Ora nel 1723 Vienna è la sede della più gran federazione e della più federale monarchia; da Magonza, da Monaco, da cento Stati vi giungono i sovrani come ospiti, e negli uffizj il commissario della crociata sicula corrisponde coll'asiatico maggiaro, col barbaro croato, col rozzo stiriano, fatti capi di divisione e veri impiegati.
      Il peso degli affari tolse sempre a Vienna la libertà degli studj: troppo era proficua a' suoi abitanti l'amministrazione perche fossero filosofi, e troppo era necessario il silenzio tra tante contraddizioni perchè fossero oratori.


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La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





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