Pagina (80/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      LEZIONE QUINTA.
      TRANSIZIONE DAL REGNO TERRESTRE AL CELESTE.
     
      Gli Ebrei, gli Egizj, i Fenicj, i Romani, tutti i popoli dell'antichità sorgevano alla ricerca di un regno terrestre, e lo scheletro del libro smarrito di Giannone vi lascia intravedere come dovessero lo splendore della loro civiltà ai loro sforzi per rendersi felici ed eterni sulla terra. Ma perchè mai si scostarono essi dalla religione di Mosè? Come mai giunsero essi a cercare la vita nella morte, l'esistenza nello spirito, la felicità in un mondo estraneo ad ogni sensazione? o, per servirmi delle espressioni stesse di Giannone, "d'onde avvenne che la seria dottrina degli Egizianj intorno alla natura (materiale) delle anime umane siasi contaminata?" Il seguito del titolo stesso ci dà la risposta, dichiarando l'antica sapienza contaminata "dai filosofi greci, e molto più dai loro fantastici ed arditi poeti".
      Che la greca civiltà avesse corrotte le più severe tradizioni degli Egizj, lo pensavano(15) i più celebri tra gli storici greci, e appunto Erodoto, e sopra tutti Diodoro Siculo, seguiti da Giannone. Il primo dice tolta dagli Egizj l'opinione già sospetta della metempsicosi, e Diodoro, parlando dei funerali degli Egizj e dei loro giudizj sui morti, così si esprime: "I Greci trascrissero nelle loro ben imaginate favole, e per mezzo dei famosi loro poeti, la fede di queste cose per ciò che riguarda gli onori dei pii, e i castighi degli empj; ma sciaguratamente non solo non poterono ridurre gli uomini a viver bene, ma incontrarono di più la derisione e il disprezzo dei malvagi". Il seguito dà la ragione di questa diversità, che dipendeva dall'essersi gli Egizj fermati nei limiti della realtà. "Presso gli Egizj, continua Diodoro, siccome le pene de' cattivi e i premj dei buoni non si fondavano sulle favole, ma sopra fatti cospicui, ogni giorno gli uni e gli altri venivano ammoniti di quanto importa, ed in questa maniera si otteneva somma ed utilissima la correzione de' costumi".


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





Ebrei Egizj Fenicj Romani Giannone Mosè Giannone Egizianj Egizj Erodoto Diodoro Siculo Giannone Egizj Diodoro Egizj Greci Egizj Egizj Diodoro