Pagina (89/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il titolo del capo IV ci presenta l'interrogazione: "d'onde nacque tra gli Ebrei l'opinione di potersi offrire e pregare per i morti?" La risposta è sì semplice, che si mostra da sè ove si consideri il capo stesso come un corollario al capo II consacrato alla risurrezione dei trapassati. Evidentemente l'idea che dovessero questi sorgere di nuovo e fruire del regno in una seconda vita, traeva seco l'altra idea, che trovavansi semplicemente tramortiti, in balia dell'architetto dell'universo, raccomandati alla sua provvidenza: l'antica legge che puniva e ricompensava i padri ne' figli, o viceversa i figli ne' padri, si riproduceva più mite nell'altra solidarietà che permetteva ai vivi di richiamare dall'Altissimo la salvezza dei morti; pertanto si associavano per la prima volta gli atti della vita presente alle speranze di una vita futura.
      Però gli Ebrei delle due sètte ritengono ancora le idee del regno terreno, dell'uomo corporeo, di un fine mondano; non conoscono, non sospettano il cielo, nè la teoria dello spirito sì facile a staccarsi dalla natura sensibile per cercare un destino immortale. Sia che gli antenati dovessero rimanere nelle loro tombe, sia che dovessero uscirne, tanto i Sadducei quanto i Farisei s'accordavano a non promettere loro che una felicità naturale, e perciò, "i Sadducei e i Farisei (dice il titolo del capo VI) erano concordi in non ammettere stato alcuno delle anime umane separate dai corpi, e tra gli ultimi Ebrei si incominciò ad assegnare alle medesime varj alberghi". Senza dubbio il primo albergo fu il seno di Abramo, cioè la concavità della tomba sì venerata in Egitto, sì sacra agli Ebrei; più tardi il seno d'Abramo sarà stato un luogo più vago, una tomba universale, l'inferno, cioè il luogo sotterraneo; chi sa se l'evocazione delle ombre, che era fede e delitto nei tempi di Saulle, permise ai morti di essere evocati come l'ombra di Samuele, di venire in più stretta comunicazione coi vivi nell'aspettativa del regno venturo, comune agli uni quanto agli altri?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





Ebrei Altissimo Ebrei Sadducei Farisei Sadducei Farisei Ebrei Abramo Egitto Ebrei Abramo Saulle Samuele