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      Col tempo le messe si moltiplicano, e al XII, al XIII secolo il numero dei santi aumenta a tal punto, che vi si mettono alla rinfusa gli uomini disgraziati, perseguitati, proditoriamente spenti dai loro nemici, come S. Irutperto di Germania, ucciso dai suoi paesani, che faceva lavorare al di lą delle loro forze, S. Kenelm di Brettagna, immolato da sua sorella che gli toglieva la corona.
      Gli dźi conducono seco le dee, nč potevano rimanere solo i santi nel cielo. Durante i tre primi secoli poco veneravansi le donne, e la stessa Vergine Maria non era onorata con alcun culto speciale. Limitavansi i fedeli a rispettarla, ricordandosi forse dell'estrema riserva con cui suo figlio l'aveva trattata. La sua festa spunta soltanto alla fine del VII secolo, quando si celebra la sua annunciazione; quasi nello stesso tempo si festeggia la sua purificazione, poi si esalta la sua nativitą e pił tardi la sua morte chiamata sonno, dormitio sanctę Virginis Marię. Ai tempi di Carlo Magno si cerca il suo corpo per adorarlo, ma non si rinviene, senza dubbio per la ragione fortissima che gli angeli l'avevano trasportato in cielo; essa č dunque risorta, col figlio, e questa volta si adora non il suo sonno, ma la sua ascensione. A dispetto di quest'opinione popolare, la Chiesa non si decide immediatamente; Carlomagno esita a proclamare la feria " de assumptione Marię, dic'egli, interrogandum reliquimus; ma nel 1815 il concilio di Magonza toglie gli scrupoli, e la Vergine ascende al cielo senza attendere il giudizio universale.


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La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





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