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      Una breve digressione sull'inferno sulla fine del Regno celeste, conferma non meno le idee fisiche dei primi cristiani sul cielo, che quelle spirituali dei papi sui santi. Se chiedete qual è l'origine dell'inferno, voi dovete guardare il cielo della Bibbia, e ricordarvi della caduta degli angeli, per i quali fu creato il luogo dell'eterna dannazione; se voi cercate dove sia, dovete guardare gli abissi della terra e discendervi seguendo l'indicazione di S. Gregorio che ci addita la via dei vulcani; se voi volete conoscerne la natura, la Bibbia vi parla di fuoco, di zolfo, di digrignamento di denti, e tutti i dubbj sul cielo si riproducono nell'inferno in mezzo a fiamme che abbruciano il corpo senza consumarlo, che torturano nel tempo stesso gli spiriti benchè non abbiano corpo, e che costituiscono una gerarchia termometrica di tormenti, senza escludere per altro la varietà di supplizj imaginati dai preti. Gli antichi padri, cioè Origene, S. Gregorio Nazianzeno e S. Girolamo, speravano che tale mostruosità dovesse alla fine svanire per un atto di misericordia divina; ma il medio evo che esagera tutti gli errori degli antichi, più non dubita dell'eternità delle pene.
      Giannone conchiude il libro del Regno celeste, mostrando che il cattolicismo pontificio riproduce tutto il paganesimo, meno la libertà, il genio, l'umanità e la tendenza positiva. Dipinge Dio coi colori di Giove, dà le sue missioni agli angeli ed agli arcangeli copiandole dalle divinità secondarie dell'Olimpo; S. Michele si sostituisce a Marte, Gabriele prende l'ufficio di Mercurio, Raffaele fa il medico; i santi, i beati, la vergine Maria succedono agli dêi ed alle dee, patrocinando le città, i regni, le professioni; le apoteosi si rinnovano nelle canonizzazioni, il cristianesimo accetta la consacrazione degli altari, delle cappelle, gli amuleti, gli esorcismi, le scongiurazioni, le feste, tutto; ma la metafisica delle scuole perverte tutti gli errori un tempo utili e innocenti, la teologia sconvolge le menti colle sue sottigliezze, impone i suoi capricci alla religione, subordina ogni pensiero alle sue leggi, e un sol uomo dispone della salvezza del genere umano.


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La mente di Pietro Giannone
Lezioni
di Giuseppe Ferrari
Tipografia del Libero Pensiero
1868 pagine 187

   





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