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      Così in Italia dal Beccaria al Carrara la scienza criminale classica ha compiuto un ciclo splendido, glorioso, che ha già avuto la sua maggiore espansione e quindi nulla vi si può aggiungere di più.
      O se vi si aggiunge, non è che per un processo ulteriore di astrazioni, che allontanano sempre più le norme scientifiche dalla terrestre realtà, come ne dimostra il continuo e vano affaticarsi del legislatore italiano per formulare in un codice penale quelle sublimi massime scientifiche, che troppo si ribellano alle necessità pratiche di una legislazione, per le quali tuttavia dovrebbero essere fatte; vanità di lavoro legislativo, che si evitò tuttavia pel codice commerciale, malgrado le condizioni parlamentari identiche, appunto per una possibile rispondenza delle teorie giuridiche alla pratica degli affari.
      Ebbene ora si inizia una nuova espansione scientifica, che ha una grande fecondità;di lavoro, prova evidente della sua ribollente vitalità, irrigazione nuova di sangue ossigenato nell'esausto corpo della scienza criminale.
      E come nella foresta gli umori vitali, arrestati dal rigore dell'inverno riprendono al sole di primavera il loro circolo eterno e rinverdiscono questa " bella d'erbe famiglia e d'animali n; così nella scienza criminale, al movimento vivificatore della scuola positiva le idee rinverdiscono, riprendendo il loro circolo eterno, senza del quale umanità non esiste.
     
      Veniamo ora ad accennare le fondamentali induzioni della scuola positiva, che formano le linee prime di quella scienza che può dirsi sociologia criminale, e trascende quindi i limiti di una scienza tecnicamente giuridica, studiando essa la vita dell'organismo sociale nelle sue manifestazioni patologiche o criminose.


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La scuola criminale positiva
Conferenza nell'Università di Napoli
di Enrico Ferri
Enrico Detken Libraio Napoli
1885 pagine 42

   





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