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      La scuola positiva si svolge tutta fra questi due poli: ricercare le cause naturali dei delitti e additarne gli efficaci rimedi, naturali e giuridici.
      Essa quindi si propone di raggiungere lo scopo pratico della diminuzione dei delitti collo studio del reato, come fenomeno naturale, guidata dal criterio scientifico che devonsi prima pazientemente indagare i fatti, per poi dedurne le idee.
      Dal fatto l'idea: ecco la divisa della nuova scuola criminale, come già di tutta la rinnovata filosofia positiva, ed ecco il segreto della moderna meravigliosa fecondità nelle scienze naturali e sociali e quindi anche nella sociologia criminale. Dal fatto l'idea, perchè, come dice Littrè, dalla macchina dell'induzione non si tragga più forza di conclusioni di quanto combustibile di fatti, dentro vi si racchiuse.
      Il fatto, unica sorgente, per sè solo, di verità, perchè indiscutibile: il fatto, che, una volta constatato, se anche non sfruttato dal primo indagatore, sta pronto sempre a sprigionare la propria energia illuminante e fecondatrice, come il granello di frumento, che riprende il germoglio dopo seimila anni di tenebre nelle sepolture egiziane.
      L'idea, che senza il fatto è fosforescenza che svanisce, dopo l'iride brillante ond'essa è concepita nel cervello di Platone o di Hegel e lascia dietro sè la sola cenere infeconda di una cellula cerebrale, che ha lavorato.
      Dallo studio dei fatti bisogna dunque cominciare. E così fece la nuova scuola criminale, organizzando e completando con unità di metodo e di intenti le ricerche, già iniziate quà e là sin dai primi anni di questo secolo, ma rimaste finora disgregate e monche e senza precisa coscienza di metodo scientifico, nel campo antropologico, psicologico, statistico, per ciò che riguarda la vita dell'uomo delinquente.


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La scuola criminale positiva
Conferenza nell'Università di Napoli
di Enrico Ferri
Enrico Detken Libraio Napoli
1885 pagine 42

   





Littrè Platone Hegel