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      Questa trasmutossi nell'Impero, che fu in principio una Monarchia temperata, o, come oggi si direbbe, costituzionale, indi in dispotismo quasi assoluto, tanto che soggiacque all'invasione dei barbari del settentrione, principalmente Germani.
      Nondimeno rimasero delle preziose reliquie dei Municipii organizzati dai Romani in tutta l'Italia, e presso gli altri popoli annessi. Carlo Magno fu proclamato imperatore romano dal popolo romano nel giorno di Natale dell'anno 800 di Cristo.
      Gli imperatori germanici, assumendo l'improprio titolo di Imperatori romani, opprimevano i Municipii o Comuni italiani. Ma questi unironsi in una imperfetta specie di confederazione, conosciuta sotto il nome di Lega Lombarda, col reciproco giuramento dei loro delegati, a Pontida, nell'anno 1167; e nove anni appresso, cioè nel 1176, sconfissero l'imperatore Federico Barbarossa sui gloriosi campi di Legnano.
      La Lega Lombarda, susseguita dalla battaglia di Legnano, può in certa guisa considerarsi come la primogenita delle rivoluzioni moderne.
      Un'altra vittoria della causa della libertà, ma fortunatamente compiuta senza spargimento di sangue, avvenne trentanove anni dopo Legnano, vale a dire nell'anno 1215 allorchè i baroni inglesi, adunati a Runymede, strapparono al cattivo re Giovanni Senza Terra l'approvazione del celebre documento chiamato la Magna carta: imperfetta, ma ciò non ostante preziosa base della Costituzione e delle franchigie del popolo inglese.
      Nel primo giorno dell'anno 1308 avvenne la rivoluzione elvetica.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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