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      Era uno di quegli avvenimenti, i quali fecero dire a Fox, in Inghilterra, che gli angeli in cielo ne andavano lieti. Ma, ahimè! il popolo abusò della sua vittoria: e, sotto questo rapporto, per servirmi del linguaggio figurato di Fox, sarebbe a dirsi che ne gioirono le potenze infernali.
      Quantunque i duci del movimento popolare volessero salve le vite di tutto il presidio, riescirono a stento a salvarne una parte; gli altri vinti, incominciando dal comandante o governatore Delaunay, furono spietatamente trucidati; e corse qualche pericolo persino la vita della figlia del governatore.
      Ma, per verità, è poi ella sempre giusta ed esatta quella denominazione di popolo, applicata collettivamente ad un certo numero di persone che fanno il bene, come ad un cert'altro numero di persone che fanno il male? Non lo è. L'ho adoperata ancor io, secondo lo stile comune; ma in omaggio alla verità è da farsi una distinzione, rispetto alla Francia; ed una simile per tutti i paesi del mondo.
      Nel 1789 la popolazione di tutto il regno di Francia era di quasi venticinque milioni, e quella della sua capitale un mezzo milione. Quando si dice che il popolo Francese fece la rivoluzione del 1789, fa di mestieri intendere che poche centinaja delle anime le più energiche si misero alla testa del movimento; che alcune centinaja di migliaja di persone seguiron quelle con entusiasmo, ed anche a rischio della loro vita; e che gli altri milioni di Francesi stettero a vedere dapprima con esitante opinione, poscia con prevalente e calda approvazione.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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