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      Facile era a prevedersi che a Luigi XVI non rimanevano che pochi mesi di regno. Perciò fu sparsa la predizione che la monarchia non sopravviverebbe alle foglie, cioè al prossimo autunno. Sapete già che le profezie si verificano spesso, non solo perchè chi le ha fatte calcolò le probabilità ordinarie, ma ancora perchè la profezia diminuisce le forze morali di coloro che ne sono minacciati, mentre accresce l'audacia e quindi anche la forza di quelli ai quali promette la vittoria. La monarchia borbonica, di fatto, fu ufficialmente abolita il 21 settembre 1792; ma la sua effettiva caduta fu anticipata dalla memoranda insurrezione del 10 agosto (21 settèro del calendario solstiziale).
      La giornata del 10 agosto 1792 fu una vera battaglia campale, a Parigi, fra realisti e repubblicani. Le due parti avverse vi si preparavano già da alcuni giorni, ma più mollemente la parte regia che l'altra. Alle Tuileries facevano assegnamento, per la sperata vittoria, sul valore e sulla fedeltà del reggimento svizzero che difendeva il palazzo. Sin dalla sera del 9 agosto, vigilia dell'atteso conflitto, erano pure accorsi alla reggia molti nobili armati, ed alcuni battaglioni di guardia nazionale.
      In quella notte non si coricarono nè il re, nè la regina, nè la principessa Elisabetta, nè le lor dame di compagnia. Spalancate erano le finestre per temperare l'estiva arsura colle fresche aure notturne. Si vedevano guizzare in cielo numerose stelle cadenti, dette dai francesi stelle filanti, essendo quella la notte del maggior flusso di tali corpuscoli che divengono incandescenti per eccesso di calore e di elettricità, nel traversar rapidamente le regioni superiori dell'atmosfera terrestre.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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