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      Ripeto la domanda già da me fatta: l'ha mutata in meglio od in peggio? Senza dubbio in meglio dal lato materiale. Imperciocchè l'abolizione della servitù della gleba, dei maggioraschi, della mano morta, e dei più odiosi balzelli; la diffusione dell'istruzione mediante le scuole elementari e la libertà della stampa; la diminuzione, se non soppressione, d'innumerevoli abusi, di innumerevoli vessazioni; la necessità di rispettare, od almeno di conculcar meno di prima i diritti, gli interessi, e la dignità della classe più numerosa e più utile, cioè della classe produttrice, dacchè questa è divenuta non solo numericamente, ma ancora moralmente e politicamente forte, sono le principali cagioni per cui la popolazione dell'Europa oggi è incirca il doppio di quanto era nel 1789, e del fatto più consolante ancora che questa aumentata popolazione è meglio nutrita, meglio vestita, meglio alloggiata che non era nel passato secolo. Il beneficio materiale è dunque grande ed evidente. Non lo è altrettanto il guadagno dal lato morale; credo però che sia reale ancora, benchè minore che il vantaggio materiale; conciossiachè l'innegabile e grande progresso nell'istruzione universale, nella dignità di carattere, nella gelosa custodia dell'onore individuale non che nei sentimenti collettivi di patriotismo e di solidarietà umana, sono vantaggi morali di maggior peso, nel lor complesso, che il cumulo sventuratamente troppo grande ancora, di mali provenienti dall'accresciuta corruzione. La quale non potrà trovar freno e rimedio che in una restaurazione razionale del senso religioso.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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