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      Non volendo sopravvivere alla sua sconfitta, Bourbaki si tirò un colpo di pistola nella testa. Non ne riportò che una grave ferita, della quale guarì solo dopo qualche mese; ma tanto crebbe il disordine de' suoi soldati, che assiderati dal freddo e domati dalla sventura, passarono il vicino confine e si ripararono, deponendo le armi, nella neutrale ed ospitale Svizzera.
      L'assedio di Parigi, cominciato il 19 settembre 1870 durò quattro mesi ed una settimana. La resistenza fu altamente onorevole pel valore e pel patriotismo degli abitanti della grande città, ma ebbe il solito e fatale esito di quasi tutti gli assedii, cioè una resa; la quale fu stipulata colla convenzione di Versailles il 28 gennajo 1871.
      L'8 febbrajo 1871, ebbero luogo le elezioni generali. L'Assemblea nazionale che ne risultò, nominò Thiers capo del potere esecutivo della Repubblica francese, e nel primo giorno di marzo 1871 votò i preliminari di pace, il pagamento di cinque mila milioni di franchi alla Germania, e, condizione ancor più dolorosa per la Francia, la cessione di tutta l'Alsazia, e di una parte della Lorena, compresa la città di Metz.
      Il 18 marzo 1871 fu il principio d'un'infausta guerra civica, chiamata brevemente la Comune, per la doppia ragione che aveva una manifesta tendenza a contrapporre il governo locale della Comune di Parigi al governo nazionale, risiedente dapprima a Bordeaux, poi a Versailles, ed una tendenza più generale e più vaga ad una confederazione fra tutti i municipii non solo della Francia ma di tutto il mondo.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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