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      A molti puzza l'ambro.
      A gouernar pazzia, ci vuol senno.
      A carne di lupo, dente di cane.
      A gatto che lecca cenere, non fidar farina.
      A fumo, acqua, e fuoco, presto si fa luoco.
      Ad vno, ad vno, si fanno i fusi.
      Aue morta, non fa miele.
      Adorna la cimia d'oro, e sempre sarà cimia.
      A ciascun passo, nasce un pensiere.
      Amico certo, si conosce nel'incerto.
      Al villano, non dar bachetta in mano.
      Al medico, & auuocato, non tener' il ver celato.
      Alle nozze & alla morte, si conoscon gl'amicj.
      Assai ben balla, a chi Fortuna suona.
      A buon' ispenditore, Iddio è tesoriere.
      Anche la volpe, non voleua del'uva.
      Aiutati, che t'aiuterò io, dice domene dio.
      Asino punto, conuien che trotti.
      A' morti i fossi, a' cani gl'ossi.
      Ama, che sarai amato.
      Acqua lontana, non ispegne fuoco vicino.
      A cane mansueto, il lupo par feroce.
      Al' ben s'appiglia, chi ben si consiglia.
      A cader và, chi troppo alto sale.
      A chi dici il tuo secreto, doni la tua libertà.
      Arriua in un punto, quel che non fà in mille anni.
      A cuor vile, forza non gioua.
      Alta fortuna, alto trauaglio apporta.
      A tempo e luoco, è il vile talhor' ardito.
      Amico da stranuti, il più che n'hai è un Dio t'aiuti.
      A buona derrata, pensaui sù.
      Ad arbor che cade, ogni un crida taglia, taglia.
      A' pazzi, si mostra la vergine Maria.
      A' porci, cadono le buone pera in bocca.
      Ancor' il bene, quando è souerchio spiace.
      Ad altare scaruppato, non s'accende candela.
      A scrigno sgangherato, non si scrolla sacco.
      A gatto vecchio, sorgio tenerello.
      A naso tagliato, non bisognan'occhiali.
      A chi vuole, non è cosa difficile.


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Giardino di Ricreatione
di John Florio
Appresso Thomaso Woodcock
1591 pagine 169

   





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