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      Non è tempo da giuocar' a scacchi, quando la casa bruscia.
      Non si può far' andar' un molin da vento, co i mantici.
      Non è honor' a l'aquila, a vincer' il colombo.
      Non attizzar' il fuoco, colla spada.
      Ne' vasi nuoui, non mettiamo prima vino.
      Non voler ch'i petti d'altri, ti rompino le braghe.
      Non feci mai buccato, che non piouesse.
      Non vien mai male, che non venghi per bene.
      Non fu mai un si tristo, che non ne fosse un peggiore.
      Non c'è bestia piu pazza, che quella del popolo.
      Non c'è acqua piu grossa, che quella de' macheroni.
      Non tutte le cose stanno a martello.
      Ne Christo si guardò, da le mani de' traditorj.
      Non c'è il peggior male, che quello della morte.
      Non c'è peggior menestra, che quella che sà da fumo.
      Non è sauio colui, che è sauio per altrui.
      Non si fa un cappello per vna pioggia.
      Non bisogna andar' a rubbar' in casa di ladri.
      Non ricordar' il capestro, in casa del'impiccato.
      Non è peccato si occulto, ch'al fin' non si manifesti.
      Non è gito a letto, chi ha d'hauer la mala notte.
      Non solo con denari, si pagano i debiti.
      Non è sauio, chi non sà esser pazzo.
      Non sempre che si vedon' i denti, s'ha paura del morso.
      Non è piu tempo, da dar fieno a oche.
      Non lisciar' il pelo al seruitore.
      Non chi tira, ma chi coglie, è buon saettatore.
      Nelle belle muraglie, si genera il serpe.
      Nella veste piu fina, fa maggior danno la tarma.
      Non far gittar l'acqua nel fuoco a mariti.
      Non fu mai Greco, di malitia netto.
      Non cio che pare, ma quel ch'è buono apprezza.
      Non pratichi il basso huomo, sempre col grande.
      Non giudicar dal' volto, il buono ol rio.


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Giardino di Ricreatione
di John Florio
Appresso Thomaso Woodcock
1591 pagine 169

   





Christo Greco