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      Vedi la bruna, che magnifiche occhiate a B.... Guarda tre passi a destra, gira gira adagio finché trova gli occhi di lui, vi getta dentro un bacio e finisce piano piano il suo quarto di giro.
      Intanto donna Giulia cantava con poca voce ma con molta arte un'appassionata musica scritta da Schumann su parole di Reine. Ella usava questa inelegante versione fatta per lei da un poetucolo giovinetto che palpitava presso il piano, guardando la dolce bocca onde uscivano, ebbri di amore, i suoi versi.
     
      Ho pianto in sogno, ho pianto:
      Giacevi nell'avel.
      Balzai dal sonno; il piantoSpandeami a' cigli un vel.
     
      Ho pianto in sogno, ho pianto:
      Ero tradito e sol.
      Balzai dal sonno, e tantoPiansi d'amaro duol.
     
      Ho pianto in sogno, ho pianto:
      M'eri fedele ancor.
      Balzai dal sonno; il piantoPioveami a fiumi ognor.
     
      Lasciami ascoltaredisse Silla, e andò all'angolo opposto della sala. Si trovò presso alla signora Mirelli ch'era pallidissima e aveva le lagrime agli occhi. Donna Giulia cantava:
     
      Ho pianto in sogno, ho pianto:
      Ero tradito e sol.
     
      Pareva veramente una musica mista a qualche triste sogno, con le sue prime note insistenti dolorose. Diceva a Silla come la piova in casa di Edith: "Piangi, il tuo sogno è finito". Ma egli, sbalordito, credeva di sognarne un altro, amaro anche questo. L'amica di donna Giulia era Marina. Marina avea tanto pensato a lui! Ah, quello sguardo sorpreso al chiaro dei lampi! Forse lo aveva amato. Sperarlo adesso quando egli avrebbe avuto bisogno di dimenticare il mondo e l'anima nelle braccia di una donna, ed ella viaggiava, novella sposa, chi sa per dove!


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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