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      Derisione, derisione! Gli altri erano felici! Gli altri avevano l'amore voluttuoso di cui respirava il profumo, l'amore appassionato di cui ascoltava lo slancio nella musica che mirava su verso il cielo, spossata, in un grido:
     
      Balzai dal sonno; il piantoPioveami a fiumi ognor.
     
      Gli altri, gli uomini come quell'ufficiale!
      Gli applausi, assai caldi stavolta, lo scossero. Si avvicinò al piano, con la febbre addosso.
      Tutti lodavano la musica e le esecutrici che invocarono una parola di lode per il poetucolo, rosso rosso. Egli ebbe da donna Giulia uno special sorriso a cui parve tenesse molto.
      Dunque?
      chiese donna Antonietta a Silla, riassettando i guanti alle sue dita affusolate. "Ha pianto?"
      No, perché non piango mai; ma ho sognato di piangere.
      Malheur à qui n'est pas émudiss'ella. "Lunedì le faremo sentir qualche altra cosa."
      Ella andò quindi ad abbracciare Giulia.
      Addio, caradisse.
      Così presto?
      Fu il segnale dello scioglimento. Tutte le carrozze erano state annunziate. Baci, sorrisi, paroline affettuose, ringraziamenti. Silla fu degli ultimi che vennero a stringer la mano a donna Giulia. Ella gliela rifiutò.
      Aspetti lì
      disse. "La sequestro per due minuti ancora."
      Si voltò quindi al prigioniero. "Pensare" diss'ella "che io ho fatto una brutta parte per Lei, prima di conoscerla! Non mi domandi niente, non voglio essere indiscreta. Dica un poco, Silla, non piglia fuoco per le mie rivelazioni di stasera? Ne aggiungerò un'altra; quest'inverno la signorina voleva il Suo ritratto. Io ho detto: no, carina, si va troppo avanti.


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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