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      Ma questo non era possibile per la profondità grande e perché il Pozzo era tutto a gomiti.
      Intanto il sindaco, il curato e Steinegge ritornarono, sempre discorrendo, sui propri passi. Essi dovettero vedere bene Edith sul muricciuolo, perché dalla porta della cucina un poco di chiarore giungeva sino a lei.
      Credano purediceva il sindaco "qui la è una voce sola: se lei era matta, lui era un poco di buono anche lui. Perché già è stata una gran figura quella di venir qua a far l'amore con la signora donna Marina intanto che il povero signor conte era in punto di morte, e proprio quando lei doveva sposarsi con un altro. Ci pare? Diceva giusto il pretore stasera che la ci sta bene d'aver fatto quella fine."
      Steinegge avea visto Edith, ma pensò che fosse meglio per lei udire queste cose, poiché il curato gli aveva fatto sperare che non si trattasse di una passione profonda.
      Mi sono ingannato anch'iodiss'egli "ed era facile ingannarsi su quest'uomo, perché era simpatico, assai simpatico. Io credo che era infinitamente meglio in parole che in fatti. Non ha mai avuto sentimento vero né per la marchesina di Malombra né per altra persona, io direi. Vedete, ho conosciuto molti di questi letterati. Sono tutti così. Sentono l'amore ora qui ora lì come un male nervoso che non è mai serio. L'altro giorno è corso al Palazzo, oggi andava via, chi sa domani dove si sarebbe attaccato!"
      Benedisse don Innocenzo "parce sepulto."
      E ha sentito della lettera?
      disse il sindaco.
      No. Che lettera?
      Questo è il bello.


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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