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      Ebbene, La faṛ arrestare subito.
      Il povero filosofo prese in silenzio il suo cappello e usć.
      Un'ora dopo egli partiva per Milano in un calessino chiuso, con i piedi nella paglia, con una coperta sulle gambe, con una gran sciarpa al collo, pensando che aveva pur fatto una bella spedizione e inghiottendo saliva ogni momento per sentir se gli doleva la gola. Notte infame davvero; ma non la pasṣ sulle rose neppur la signora Marchesa.
     
     
      8. Ore amare
     
      L'ultimo d́ dell'anno, mentre Franco stava scrivendo le minutissime istruzioni che intendeva lasciare a sua moglie per il governo del giardinetto e dell'orto, mentre lo zio rileggeva per la decima volta la sua favorita Storia della diocesi di Como, Luisa usć a passeggio con Maria. Splendeva un tepido sole. Non v'era neve che sul Bisgnago e sulla Galbiga. Maria troṿ una viola presso il cimitero e un'altra la troṿ in fondo alla Calcinera. Ĺ faceva veramente caldo, l'aria aveva un lieve aroma di alloro. Luisa sedette con le spalle al monte, permise che Maria si divertisse ad arrampicarsi e sdrucciolar sull'erba secca dietro a lei, e penṣ.
      Non aveva riveduto il professor Gilardoni dopo la notte di Natale e desiderava parlargli, non per udir da capo la storia del testamento Maironi, ma per farsi raccontare il suo colloquio con Franco quando gliel'aveva mostrato, per conoscere le prime impressioni di Franco e l'opinione del professore. Poiché il testamento era stato distrutto, cị aveva solamente un'importanza psicologica. La curiosità di Luisa non era peṛ una fredda curiosità di osservatrice.


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Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





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