Pagina (304/421)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Luisa corse sulla terrazza. La gondola era in faccia a S. Mamette e veniva dritta alla Calcinera. Si vedevano benissimo i barcaiuoli far forza di remi. Mentre Luisa posava il cannocchiale, il primo colpo di vento strepitò per la loggia sbattendo usci, vetri e imposte. Atterrita all'idea di indugiarsi troppo, Luisa chiuse in fretta e in furia, passò correndo per la sala, tolse l'ombrello, uscì senz'avvertir nessuno, senza chiuder la porta di casa e prese la via di Albogasio Inferiore. Passato il cimitero, nel luogo che chiamano Mainè, incontrò Ismaele.
      Dove la va, sciora Lüisa, con sto temp?
      Luisa rispose che andava ad Albogasio e passò oltre. Dopo cento passi le venne in mente che non aveva avvertito la Veronica della sua partenza, che non le aveva detto di chiuder le finestre nella camera da letto e di badare a Maria. Pensò di mandarglielo a dire da Ismaele. Egli era già scomparso dietro la svolta del Camposanto. Si sentì nel cuore un impulso a tornar indietro ma non c'era tempo. Il rombo del tuono era continuo, radi goccioloni battevano qua e là sul granturco, colpi di vento stormivano per i gelsi, a intervalli, precorrendo i turbini della caronasca. Luisa aperse l'ombrello e affrettò il passo.
      La furia della pioggia la colse nelle viuzze scure d'Albogasio. Non pensò a riparar dentro una porta, andò avanti imperterrita. Incontrò una frotta di ragazzi che scappavano dalla pioggia dopo aver inutilmente atteso sul sagrato dell'Annunciata il passaggio della marchesa in portantina.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





S. Mamette Calcinera Luisa Luisa Albogasio Inferiore Mainè Ismaele Lüisa Albogasio Veronica Maria Ismaele Camposanto Albogasio Annunciata