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      ... stessimormorò l'uomo acido. Ma Záupa, dopo averci pensato un poco, disse invece: "Medesimi".
      L'uditorio parve sorpreso. Coloro che avevano preparato la riunione insieme a Záupa s'interrogarono con gli occhi. Matío si guardò in giro e ripetè più forte, con intenzione: "... sui dissensi medesimi". Il consigliere Quaiotto, che si era venuto agitando sulla sedia e aveva pure scambiato a destra e a sinistra occhiate di malcontento, disse, non tanto sottovoce: "Ma cosa?". Gli altri, incominciando a capire l'idea di Matío, contenti di non avere a toccare il tasto scottante, zittirono Quaiotto. Matío proseguì.
      Nella sua qualità di membro della Giunta espose con dispiacere i "medesimi'. Appena migliorati gli stipendi degli spazzini eran venute istanze delle guardie di città, degli uscieri municipali, degli insegnanti delle scuole suburbane. Circa i desideri di questi ultimi il sindaco aveva fatto in Consiglio dichiarazioni compromettenti e, Záupa lo diceva con rincrescimento, non autorizzate. Ora conveniva troncare subito, fosse pure con rammarico, un movimento che dagli spazzini minacciava di propagarsi fino al segretario capo e che metteva a repentaglio la salute del bilancio. Conveniva salvare il bilancio a ogni costo e passare all'ordine del giorno su tutte le istanze presentate. Záupa riteneva che gli assessori suoi colleghi non avrebbero avuto difficoltà di far conoscere all'onorevole sindaco Maironi, con dolore, ma nettamente assai, la loro volontà incrollabile, arrivando sino all'offerta delle dimissioni.


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Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro
Ulrico Hoepli Milano
1909 pagine 344

   





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