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      Doveva tornar dal padrone con tre caffè? "Per quei musi?" rispose il cuoco radicale. "Ma no, ma no!" Non sarebbero più partiti! E Ciotti Çeóla saliva le scale in quel momento per avere anche lui la sua udienza. Il secondo caffè poteva servire benissimo per lui. La cameriera, liberale moderata, cedette sul primo punto ma protestò che sarebbe morta piuttosto di portare il caffè a Ciotti Çeóla.
      Soldini era venuto infatti con la signora e con molte scuse per questa sopraggiunta complicazione del colloquio. Siccome fra la signora e lui c'era qualche disparità di vedute circa l'argomento di che avrebbero parlato in seguito, siccome la signora credeva fosse in potere del Commendatore un modo di togliere ogni ragione di dissidio, siccome confidavano entrambi pienamente nella rettitudine della sua coscienza morale e religiosa, così il marito aveva detto alla moglie: "Vieni anche tu, parliamogli insieme". Mentre Soldini spiegava ciò al Commendatore con la sua parola eletta e lucida, chiamandolo, tra scherzosamente e rispettosamente, avversario politico, la signora, tutta confusa, rossa, ridente, si scusava di una propria supposta sfacciataggine con dei "cosa dirà Lei? cosa dirà Lei?" e il Commendatore, ripetendo "un piacere! un piacere!" si cercava frettolosamente, con qualche angustia, nel capo tutte le possibili vie, facili e difficili, pacifiche e malsicure, che il discorso avrebbe potuto prendere.
      Ecco, intanto; proprio di politica non si trattava. A questo esordio del marito la signora esclamò che se si trattasse proprio di politica ella non se ne vorrebbe immischiare.


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Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro
Ulrico Hoepli Milano
1909 pagine 344

   





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