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      Costoro assetati, posti giù lor tavolacci e loro armi e loro gonnelle, cominciarono la fine a tirare. Boccaccio. - Non curando d'alcuna cosa se non di sè, assai e uomini e donne abbandonarono .... i lor luoghi, i lor parenti e le lor cose e cercarono l'altrui o almeno il lor contado. Boccaccio. - Ma in verso, e specialmente in rima, si può usare anch'oggi suo, salvo equivoco. - Ed ecco uscir dall'alto e scender giue Due angeli con due spade affocate Tronche e private delle punte sue. Dante. - I capitani e cavalier robusti Ricuperar tutti gli onor vetusti Dell'armi invitte alla sua Italia denno. Ariosto.
     
      § 11. POSSESSIVO RINFORZATO. Il possessivo si afforza sovente coll'aggettivo proprio quasi nel senso di medesimo, stesso, speciale. Così l'ha fatto infermo Pur la sua propria colpa. Petrarca. - Filippo Ottonieri, del quale prendo a scrivere alcuni ragionamenti notabili, che parte ho uditi dalla sua propria bocca, parte narrati da altri. Leopardi.
     
      § 12. Spesso anche, in luogo del possessivo specialmente di terza persona, si usa soltanto proprio o per maggior chiarezza e distinzione, o per isfuggire una noiosa ripetizione, o per esprimere con più forza il concetto. Assai ed uomini e donne abbandonarono la propria città, le proprie case. Boccaccio. - O Saul, come sulla propria spada Quivi parevi morto in Gelboè! Dante. - Senza guardarsene, viene a scoprire talora ad uno a sè mal noto la propria inclinazione. Salvini. - Ciò si fa specialmente quando manca un soggetto determinato, ossia nelle locuzioni impersonali; p. es.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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