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      - Sovra tal fondamento posò Dante, come colui che di tali scritture peritissimo era, la sua invenzione. Gozzi. - Io sono più che certo dell'amor vostro verso di me, come quegli che ne ho veduti assai segni. Caro. - La donna, siccome quella che era d'alto ingegno, s'ebbe pensato che modo tener dovesse. Boccaccio.
     
      § 11. RELAZIONI DEI DIMOSTRATIVI LOCALI COLLE TRE PERSONE. Distinguemmo i pronomi locali in tre classi secondo le tre persone grammaticali (vedi Gramm., P. II. cap. XIII, § 3 e 4). Quando si parla direttamente a qualcuno, bisogna porre bene avvertenza nell'uso di questi pronomi, usando cioè:
      questi, questo, questa ecc. per indicare persona o cosa appartenente o vicina a chi parla (persona prima);
      costui, costei, cotesto, cotesta ecc. per indicare persona o cosa appartenente o vicina alla persona, cui si volge il discorso (persona seconda);
      quegli, colui, colei, quello, quella ecc. per indicare persona o cosa che non appartiene nè a chi parla nè a chi si parla, ma ad altra cosa o persona (persona terza).
      Questi, che mai da me non fia diviso La bocca mi baciò. Dante. - Il mondo è fatto così leggiero, che questo mantello che porto per custodirmi dalla neve, mi pesa più. Leopardi. - Io gli farei toccare una buona picchiata di questa clava. Leopardi.
      Questi fur con costui gl'inganni miei. (È Amore che parlando colla Ragione indica il Petrarca che si trovava presso di lei). Petrarca. - Beatissimi voi Che offriste il petto alle nemiche lancie Per amor di costei che al Sol vi diede (cioè della Grecia patria di coloro, a cui parla). Leopardi.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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