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      Ti voglio tanto bene! erano tanti giorni che ti aspettavo!
      Frasi avverbiali: più che tanto, tanto quanto, tant'è ecc.
     
      CAPITOLO X
     
      Uso dei pronomi dimostrativi indeterminati.
      (Gramm., Parte II, cap. XIV)
     
      § 1. UNO pronome, designa una persona o cosa per mezzo della sua singolarità, considerandola cioè come separata dalle altre della medesima specie. Non si deve confondere con uno in senso prettamente numerale (vedi qui addietro, cap. V).
     
      § 2. UNO COME AGGETTIVO. Adoperato come aggettivo davanti a un sostantivo o ad altra parola facente le veci di sostantivo, si confonde coll'articolo indeterminato (vedi più oltre).
      Si eccettua il caso, assai frequente, in cui uno aggettivamente usato equivalga a un certo, un tale, significando manifestamente cosa che non si conosce. Avvenne ch'egli si trovò un giorno (cioè un certo giorno) desinando davanti a lui. Boccaccio. - Noi leggevamo un giorno per diletto. Dante. - Un (cioè un certo, un tale) Niccolò di Lorenzo cacciò i Senatori di Roma. Machiavelli.
      Si eccettua pure il caso che un stia per un solo. Ed ella per mangiar non ha un boccone. Gozzi. - Amore e 'l cor gentil sono una cosa. Dante.
     
      § 3. UNO COME SOSTANTIVO. Adoperato come sostantivo il pronome uno accenna a cosa o persona in relazione ad altre cose o persone dette avanti: Aver bisogno di un ajuto forte e perpetuo, e riceverne uno fievole e parco. Segneri. - E un di loro incominciò ecc. Dante;
      od accenna a persona determinata dalle parole seguenti (aggettivi, pronomi relativi). I' mi son un che quando Amore spira, noto.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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