Pagina (100/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Machiavelli. - Nella città di Pistoia fu già una bellissima donna, la qual due Fiorentini, senza saper l'un dell'altro, sommamente amavano. Boccaccio. - Vedi quanti spiriti riempion questa riva e come si calcano l'un l'altro. Gozzi.
      Quando l'uno e l'altro sostantivati, in senso collettivo, si riferiscono a cose o persone di genere diverso, si flettono ciascuno secondo il genere stesso: l'uno e l'altra, gli uni e le altre. In senso reciproco si dice sempre l'uno l'altro, l'uno dell'altro, gli uni gli altri ecc.
     
      § 10. ALTRO IN SENSO NEUTRO. Altro senza articolo prende senso di altra cosa. Veggendo che altro esser non poteva, s'ingegnò di darsene pace. Boccaccio. - Questa è altro che una buccia di porro. Firenzuola.
      Modi avverbiali: altro! si usa nel linguaggio familiare per risposta affermativa, ma con acrescimento di forza; p. es., vi siete divertito? altro! Tutt'altro vale per negativa: vi è piaciuta? tutt'altro: per altro, congiunzione avversativa: senz'altro, in senso di subito, di fatto ecc.
     
      § 11. ALTRI usato principalmente nelle scritture (perchè nel parlar famigliare si dica più comunemente un altro) si riferisce sempre a persona. Me degno a ciò, nè io nè altri crede. Dante. - Nè voi nè altri con ragione mi potrà più dire che io non l'abbia veduta. Boccaccio. - Sentendo la reina che ad altri non restava a dir che a lei... cominciò. Boccaccio. Convien che alcuno prieghi, alcun minacci, altri condanni, altri ne mandi assolto (assoluto). Ariosto.
      Nello stile elevato si usa talvolta altri per il semplice alcuno personale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Pistoia Fiorentini