Pagina (102/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Manzoni.
     
      § 15. QUALCHE COSA E QUALCOSA. La forma neutra di qualche è qualche cosa o, in voce composta, qualcosa; usitatissima questa nel parlar familiare, e non rara neanche negli scrittori. Nello stile umile possono adoperarsi anche i diminutivi qualche cosetta, cosina, cosuccia, cosellina ovvero qualcosetta ecc. Lasciami un poco ritornare a me (in me): io penserò a qualcosa. Machiavelli. - Renzo camminava con una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile. Manzoni. - Ho qualcosina a casa. Manzoni.
      Qualche cosa o piuttosto qualcosa si usa talora anche come avverbio nel senso di un poco. La vista spazia per prospetti più o meno estesi, ma ricchi sempre e sempre qualcosa nuovi. Manzoni.
     
      § 16. CERTO, pronome, designa una cosa come particolare nel suo genere, ma più indeterminatamente che tale. Aggettivamente usato si riferisce a cosa come a persona, e nel singolare suole seguire a un, una. Per una sua certa natural timidezza, si risolve piuttosto a patire che a mostrarsi importuno. - Caro. Si danno alle volte negli uomini certi temperamenti, certe complessioni, certe abitudini di corpo, che non s'intendono. Targioni. - Andava per li campi certe erbe cogliendo. Boccaccio.
     
      § 17. Sostantivamente si usa soltanto il plur. certi, certe riferito a cose dette avanti, o assolutamente ma in senso personale. Per lo più si sostituisce con alcuni, alcune. De' suoi frutti certi son dolci e certi acetosi. Crescenzio. - Poi che nel viso a certi gli occhi porsi. Dante. - Certi (uomini) gli ornamenti con appetito ardentissimo desiderano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500