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      - Alcuni sono, i quali più che le altre genti si credon sapere, e sanno meno. Boccaccio. - Potrebbemi qui forse dire alcuno: poi che tu lodi ecc. Vettori. - Di rado alcuna o alcune per indicare persona femminile. Nocque ad alcuna già l'esser sì bella. Petrarca.
     
      § 21. In proposizioni negative si usa regolarmente alcuno (singolare) e non qualche, tanto come aggettivo, quanto come sostantivo: La natura non ha posto alcun termine ai nostri mali. Leopardi. - Non perde in alcun tempo la facoltà di offenderci. Leopardi. - Era sì bello il giardino, che alcuno non vi fu che eleggesse di quello uscire. Boccaccio. - Non consiglierei alcuna, che dietro alle pedate di lei s'arrischiasse d'andare. Boccaccio.
      Parlando familiarmente si usa nessuno. Vedi P. II il cap. delle proposizioni negative.
      Anche nelle proposizioni non negative si può per eleganza usare alcuno invece di qualche, seguendo così l'uso costante del miglior secolo di nostra favella. Tanto refrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico. Boccaccio. - Essi, se alcuna malinconia o gravezza di pensieri li affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello (quelle cose). Boccaccio. - In luogo di alcuna consolazione, non ti porge altro che materia di tristezza. Leopardi. Si usa spesso alcuna volta per qualche volta.
      Alcunchè in senso partitivo: di cui tuttavia alcunchè nel capitolo quarto è da dirsi. A. M. Salvini.
     
      § 22. QUALCUNO (O QUALCHEDUNO) è sempre sostantivo, e nell'uso più comune sostituisce alcuno in proposizione affermativa, e specialmente quando venga determinato dalle parole seguenti, o venga adoperato assolutamente.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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