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      CAPITOLO XI
     
      Dei pronomi quantitativi puri.
      (Gramm., P. II, cap. XV)
     
      § 1. NATURA DI QUESTI PRONOMI. Questi pronomi son detti quantitativi puri, perchè esprimono una quantità indeterminata, assolutamente considerata, cioè senza alcuna relazione con altra quantità: quindi la differenza fra tanto o quanto, e molto; poichè nei primi due la quantità è relativa; nel terzo è assoluta, benchè indeterminata.
      Si usano come aggettivi e come sostantivi, riferiti a cose o persone poco avanti espresse. Usati assolutamente nel plurale maschile indicano persone: nel singolare maschile assumono anche significato neutro, ovvero prendono la forza di avverbii.
      Partecipano della proprietà dei numeri cardinali, di avere forza indicativa senza bisogno d'articolo. Tutto però richiede che il nome, a cui si unisce, sia preceduto immediatamente dagli articoli.
      Esprimendo quantità, assumono alcuni fra essi senso partitivo, costruendosi colla prep. di.
      Vediamo partitamente queste loro proprietà.
     
      § 2. POCO. Come aggettivo: una parte (della provincia) diventa per i pochi abitatori diserta, un'altra per i troppi povera. Machiavelli. - In poche lettere si contiene. Boccaccio.
      Come sostantivo, usato assolutamente nel plurale maschile: Per Ser Ciappelletto era conosciuto per tutto, laddove pochi per Ser Ciapperello il conoscevano. Boccaccio. - Seguite i pochi e non la volgar gente. Dante.
      Senso neutro: Ben gioco è di fortuna audace e stolto Por contra il poco e incerto il certo e il molto. Tasso. - Mi contentava di stentare con quel po' ch'io aveva onestamente.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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