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      Essa sentiva uscir dalla fatica una tal quale placida malinconia. Grossi.
     
      § 3. QUALE SENZA TALE. Spesso si omette tale. Piacemi almeno ch'i miei sospir sien quali Spera il Tevere e l'Arno. Petrarca. - Dopo una sera quale l'abbiamo descritta, e una notte quale ognuno può immaginarsela. Manzoni. Altre volte invece di tale sta un nome. Ma tu saggia qual sei, dai fede a questo Torbido sogno. G. B. Niccolini. - Non debbe illustre, .... a pro guerrier qual sei, Parere il mezzo onde sul trono io seggo. Alfieri. - Ma in questo senso si adopera più spesso l'avverbio relativo come.
     
      § 4. QUALE NELLE COMPARAZIONI. Nelle comparazioni poetiche si usa tale e quale neutralmente nel senso di come, così. Quale i fioretti dal notturno gelo Chinati e chiusi, poi che 'l Sol gl'imbianca, Si drizzan tutti aperti in loro stelo, Tal mi fec'io di mia virtute stanca. Dante.
      Quale usasi pure con un predicato nominale. Petrarca saluta qual suo maestro, Dante. Gozzi.
     
      § 5. IN SENSO PARTITIVO. Quale .... quale ecc. prende senso partitivo pari ad alcuno .... alcuno. I nostri cittadini da Bologna ci tornano qual giudice e qual medico e qual notajo. Boccaccio. - Qual fior cadea sul lembo, Qual sulle treccie bionde .... Qual si posava in terra e qual sull'onde. Petrarca.
     
      § 6. IN FRASI INTERROGATIVE ecc. Quale in frasi interrogative dubitative od ammirative si adopera riferito ad un nome, che talora si trova subito dopo di esso, talora in altro luogo della proposizione. Non so qual Iddio dentro mi stimola a doverti il mio peccato manifestare.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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