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      Io mi veggo senza alcun fallo venir meno; il che mi duole. Boccaccio. - Le commendò molto (le figlie di Messer Neri), confortandolo a maritarle. Del che Messer Neri si scusò. Boccaccio. - Lorenzo gli veniva narrando dei gran fatti di Limonta, al che il giovine si sentiva brillar dentro il cuore. Grossi.
      In questi casi può però usarsi anche il semplice che senz'articolo. Gli Uberti si fortificarono nelle case loro. Di che il popolo sdegnato si armò. Machiavelli. Non si userebbe più oggi per che nel senso di per il che o per lo che, potendosi confondere colla congiunzione causale perchè.
      Cui non si riferisce mai a un concetto; e perciò è tenuto erroneo il modo per cui nel senso di per lo che. Questo è il cielo della luna: per cui viene a dire Virgilio che l'uomo per benefizio di teologia sopravanza tutte le creature ecc. Da Buti.
     
      § 16. CHE IN FRASI DUBITATIVE O INTERROGATIVE O ESCLAMATIVE tiene spesso il luogo e il senso di quale dinanzi ad un sostantivo. Maestro mio, or mi dimostra Che gente è questa. Dante. - Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra. Petrarca. - Io non so che Andruccio, nè che ciancie son quelle che tu di' (dici). Boccaccio. - Che peccati hai tu fatto? Boccaccio. - Don Abbondio non sapeva più in che mondo si fosse. Manzoni. - Il Petrarca; Dio buono, che uomo! Salvini. - Sostantivato, vale che cosa. - In che posso ubbidirla? Manzoni. - La giovane cominciò a sperare senza sapere che. Boccaccio.
     
      § 17. Invece di che o che cosa interrogativo o dubitativo molti adoperano il semplice cosa; ma è più del parlar familiare che dello stile eletto.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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