Pagina (163/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si avea recati addosso tutti i peccati delle genti. Fra Giordano. - Le donne se li hanno usurpati. Berni. - S'aveva messe alcune pietruzze in bocca. Boccaccio. - T'avresti cavati gli occhi. Boccaccio.
      I poeti usano maggior libertà, valendosi dell'ausiliare avere coi riflessivi o reciproci anche in altri casi. Ancisa (uccisa) t'hai per non perder Lavina. Dante. - Non così strettamente edera preme Pianta, ove intorno abbarbicata s'abbia Ariosto. - Fra casa di Braganza e di Chiarmonte Era odio antico e inimicizia intensa, E più volte s'avean rotta la fronte. Ariosto. - Mostran per tutto già la carne nuda Chè rotta s'hanno la piastra e la maglia. Berni.
     
      § 9. GLI AUSILIARII COGLI IMPERSONALI. I verbi appartenenti alla categoria D (cioè gl'impersonali od usati impersonalmente nella 3ª singolare) prendono regolarmente l'ausiliare essere, o lo danno al verbo usato impersonalmente, da cui dipendono: p. es. è piovuto, era nevicato, è cessato di tonare, è smesso di piovere e simili; è bisognato, è bastato, è toccato, è accaduto, è riuscito, è parso, è risultato, è piaciuto, è rincresciuto ecc. ecc. Era il dì davanti a quello nevicato forte. Boccaccio. - Qua e là è piovuto. Leopardi. - Voglio narrarvi una cosa, la qual di nuovo è addivenuta. S. Gregorio. - Non sarebbe riuscito levare dal suo dire una parolina e sostituirne un'altra, senza guastarlo. Segneri.
      Gli stessi verbi anche usati personalmente col medesimo significato, conservano l'ausiliare essere. Queste parole m'eran sì piaciute Ch'io mi trassi oltre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Giordano Lavina Pianta Ariosto Braganza Chiarmonte Era S. Gregorio