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      Leopardi. - Quasi mi meraviglio che la fama di Virgilio sia potuta prevalere a quella di Lucano. Leopardi. - Il Saladino conobbe costui ottimamente esser saputo uscire del laccio. Boccaccio. - Se però l'infinito fosse sottinteso, questi verbi conservano sempre avere. Stetti più che voluto non avrei (sottint. stare). Boccaccio. - Anche cominciare e finire per la stessa ragione sogliono prendere l'ausiliare essere. Quando l'uomo è cominciato ad arricchire ecc. Vite SS. Padri. - Prima che del guscio fosser finiti d'uscire. Redi. - I quali di que' tempi erano incominciati a esser grandi. Malespini. - Tutti questi verbi ed altri di simile significato, reggendo un infinito di senso impersonale, ne assumono essi la forza e però usano essere: è cominciato a piovere, è smesso di nevicare, ciò non è potuto avvenire.
     
      § 18. La regola che abbiamo data su volere, potere, dovere con infiniti intransitivi non è per altro così costante, che non se ne possa uscire quando giovi mettere in ispecial rilievo la forza di essi verbi. - Avrebbe poi voluto essere altrove. Berni. - Se Pietro pienissimamente non avesse voluto, non avrebbe potuto morire per Cristo. S. Gregorio. - Essa ha dovuto partir di nascosto dal suo paese. Manzoni.
     
      § 19. Talora l'infinito conserva la forma attiva prendendo significato passivo, ed allora la forma passiva vien trasportata su questi verbi che lo reggono, i quali per conseguenza si costruiscono coll'ausiliare essere. L'abbracciò strettamente, nè mai dal suo collo fu potuta levare (potè esser levata). Boccaccio.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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