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      Per es. come dissi testè: o, in figura di sospensione, presso ch'io non dissi; quasi non dissi ecc.
     
      § 18. IL TRAPASSATO REMOTO esprime un'azione compiuta rispetto ad un tempo passato remoto, e mette in rilievo il compimento di quell'azione, che il passato remoto accenna semplicemente. Alzata alquanto la lanterna, ebber veduto il cattivel d'Andreuccio. Boccaccio. - Posta la mano sopra una di quelle arche, prese un salto e fussi (si fu) gittato dall'altra parte. Boccaccio. - Per certe strade li trasviò ed al luogo del suo signore, senza ch'essi se n'accorgessero, li ebbe condotti. Boccaccio. - Di rado si usa in questa maniera nella prosa, perchè ne può far le veci il semplice passato remoto, come quello che involge di sua natura anche il compimento d'un'azione.
      Si adopera bensi regolarmente nelle proposizioni temporali subordinate, per indicare un'azione accessoria che ne precede immediatamente un'altra principale, significata col passato remoto. (Vedi la Parte II).
     
      § 19. IL FUTURO denota un'azione o stato o modo di essere che si aspetta dover accadere in un tempo avvenire vicino o lontano; sia che dipenda dalla nostra volontà, sia che nasca da altra cagione. La presente opera avrà grave e noioso principio. Boccaccio. - Quanto io amerò la Spina, tanto sempre per amor di lei amerò te. Boccaccio. - Vossignoria non saprà niente di queste cose. Manzoni.
      Circa l'uso del futuro indicativo nel senso d'imperativo, vedi il capitolo seguente.
     
      § 20. Si usa pure per indicare con incertezza e dubbio un fatto presente.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Andreuccio Vedi Spina