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      Andiamo, facciam presto, non vi è tempo da perdere. Crusca.
     
      § 9. IMPERATIVO TEMPERATO. Se ne attenua invece la forza con questi altri modi: un poco o un po', pure, di grazia o in grazia, se ti piace, se ti contenti e sim. Raccontatemelo un poco. Manzoni. - Udite un po' me. G. Gozzi. - Dica pur chi vuole. Gelli. - Seguita tu, di grazia, che avevi cominciato la novella. Firenzuola. - Lasciaci dormire, se ti piace. Boccaccio.
     
      § 10. ELLISSI DELL'IMPERATIVO. Con su, via, or via ed altre interiezioni l'imperativo talora si sottintende, per meglio esprimere la prontezza con cui vogliamo che un comando sia eseguito. Su a dare la vita per Cristo. S. Caterina. - Dunque su a combattere, carissimo figliuolo. S. Caterina. - Via costà con gli altri cani (sottint. va). Dante. - Via ladri, via poltroni, via col diavolo. Ariosto.
     
      § 11. L'INFINITO PER L'IMPERATIVO. Talora, specialmente nelle ammonizioni, si usa a mo' d'imperativo un infinito, sottintendendo bisogna, si deve o sim. Quando si senton certe proposizioni, girar la testa e dire: vengo, come se qualcheduno chiamasse da un'altra parte. Manzoni. - Dunque che stiate di buon animo, e perdonare a chi v'ha fatto del male, e esser contenta che Dio gli abbia usata misericordia, anzi pregare per lui. Manzoni.
     
      § 12. IL CONDIZIONALE afferma una cosa in modo condizionato. La condizione poi può essere espressa (condizionale relativo), e in questo caso abbiamo una doppia proposizione (vedi la Parte II, Delle proposizioni condizionali), ovvero può, come spesso accade, esser taciuta (condizionale assoluto), e di questo secondo caso dobbiamo parlare qui.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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