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      E un incalzar di cavalli accorrenti Scalpitanti sugli elmi a' moribondi. Foscolo. - L'astro più caro a Venere Fra le fuggenti tenebre Appare ecc. Foscolo. - La guancia risorgente Tondeggia sul bel viso. Parini. - Dirò siccome Sedente oscuro ecc. Te de' celesti peregrini occulte Beàr l'eteree menti. Leopardi.
     
      § 4. Il participio presente può usarsi come sostantivo, nel qual senso differisce dai nomi verbali in tore o trice, perchè esprime l'atto dell'azione, il momento, in cui essa accade: p. es. lo scrivente, colui che scrive attualmente, lo scrittore, colui che ha fatto una scrittura. Alcuni degli accusanti furono mandati in esilio (cioè di quelli che allora accusavano). Davanzati. - Uomini e donne allora Largo teatro intorno Fero (fecero) ai due combattenti (che attualmente combattevano). Carli. - L'applauso, il battimento delle mani e il tumulto degli assistenti fa stupire l'inesperto e giovane uditore. Adriani il G.
      Il participio presente sostantivato di un verbo transitivo piglia, come gli altri nomi, il reggimento nominale (di, del ecc.); ma può anche conservare forza verbale, p. es. Il comandante la rocca, I rappresentanti le potenze d'Europa, Gl'insegnanti letteratura ecc. ecc.
      Quanto all'uso assoluto di questo participio, vedi più sotto, § 12.
     
      § 5. IL PARTICIPIO PASSATO indica, come abbiamo spiegato, l'azione in effetto; e nei verbi transitivi ha significato passivo, p. es. ferito, legato, punito, venduto (colui che è stato ferito, legato ecc.).
      Quei verbi transitivi che denotano un'azione non momentanea, ma duratura e continua, come amare, lodare ecc., possono serbare, anche nel participio passato, il senso di presente, p. es.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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