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      Onde può chiamarsi forma attiva intensiva. - O tu che mostri per sì bestial segno Odio sovra colui che tu ti mangi (mangi per te, mangi con accanimento). Dante. - Svenan l'uno de' lor cavalli, e beonsi (bevonsi) il sangue. G. Villani. - Succiandosi (succiando per sè) in quello scambio tant'acqua. Magalotti. - Già il gondoliere godevasi a mente i vicini tesori. G. Gozzi. - Non sapete quel che vi dite. Manzoni. - In quel momento non sapeva quel che mi facessi. Grossi. - Io mi credeva che fosse un uomo grande e appariscente. Passavanti.
     
      § 3. INTRANSITIVO INTENSIVO. Anche verbi intransitivi assumono queste particelle più, per altro, nel parlar poetico od elegante, che nel linguaggio ordinario. Io mi son un che quando Amore spira, noto. Dante. - Deliberò d'andare a starsi alquanto con lei. Boccaccio. - Ma ella s'è beata e ciò non ode. Dante. - Ogni cosa è cara come il sangue .... e questo si è che non v'è se non trecconi (rivenduglioli). Gelli. - Che tu con noi ti rimanga per questa sera, ne è caro. Boccaccio. - Poichè Neifile si tacque, Filomena così cominciò a parlare. Boccaccio. - Io mi vivea di mia sorte contenta. Ariosto. - E scese in riva al fiume e qui si giacque. Tasso. - Dal palagio s'uscì e fuggissi a casa sua. Boccaccio. - Una donna soletta che si gìa (si andava; voce poetica) Cantando. Dante.
      Partirsi (da partire, dividere), è la forma primitiva, usata quasi sempre dagli antichi; p. es. Pártiti da cotesti che son morti. Dante. - Partissi dunque il Saladino. Boccaccio. - Vedi più oltre in questo cap.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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